Abbiamo contattato Marco Santinoli, blogger appassionato di marketing tradizionale e professionista della consulenza strategica per aziende operative nella grande distribuzione organizzata, per condividere, con i lettori del nostro blog, 3 news riguardante il marketing tradizionale per supermercati. Sapevate che grazie al digitale i supermercati hanno personalizzato la customer experience come se fossero dei grandi social network? Continuate a leggere!

 

Quando la lista della spesa è instagrammabile

Liste della spesa, un pizzico di passione e una pagina Instagram ben curata. Sono questi gli ingredienti del successo della pagina Instagram dedicata alle liste della spesa. Si chiama INSTA DELLA SPESA (@insta_della_spesa) e la sua bio recita sardonica: “Ti va di salire a vedere la mia collezione di liste della spesa?”. Osservando la gallery si possono notare una serie di foto dall’asset simile. In ognuna è infatti inquadrata una lista della spesa differente. Cambia la carta, la scrittura e ovviamente la serie degli ingredienti.

C’è un mondo celato nelle liste della spesa!, dove non solo puoi leggere a colpo d’occhio gusti, abitudini e preferenze, ma puoi anche scoprire alcune informazioni del compilatore, come sesso, età (le persone attente alla cucina prediligono per esempio latte scremato pollo, o banane) provenienza geografica, se vive da solo o ha una famiglia. Puoi intuire il suo stato d’animo mentre l’ha scritta, se l’autore è diverso dall’acquirente – il che è deducibile da una serie di informazioni e comunicazioni (di solito tra coniugi o coinquilini) e riporta magari delle note scritte a margine. La pagina presenta una fitta raccolta di oltre seicento post che si basa su un lavoro di molti anni (è operativa dal 2012) e che ha portato il giovane suo creatore Giulio Castoro (@ilcastoregiulio) ad avere un pubblico di oltre 79 mila follower. Ogni lista della spesa ha il suo design e racconta qualcosa di chi c’è dietro: c’è chi ha la carta speciale per i post-it, chi prende la prima che trova disponibile, chi predilige il riciclo e scrive dietro scontrini o fogli di lavoro. C’è chi divide gli articoli per categoria, chi va a sentimento, c’è chi è super efficiente e ordina gli articoli per come sono disposti al supermercato. Osservando le liste si scopre un mondo, c’è ad esempio chi è molto dettagliato e magari riporta il nome del brand o le quantità e chi invece è super generico, poi ci sono quelli che amano disegnare.

Ad oggi troviamo oltre 600 liste che hanno portato a una certo successo e interesse del pubblico. Da qui anche un libro che ne raccoglie i frutti: “Prosecco, pannolini e pappa” per  pubblicato da Il Saggiatore. Per Marco Santinoli questo libro “è consigliato non solo agli studenti e ai professionisti del marketing tradizionale ma anche a tutti coloro che sono in cerca di una bella avventura pubblicitaria”.

 

LIDL e il suo #STORYMEZZINO instagrammabile

#Storymezzino è il tramezzino Lidl  che è nato proprio in casa Zuckerberg su Instagram. Lo abbiamo scoperto attraverso il blog di Marco Santinoli, e volevamo parlarvene! Il colosso del GDO made in Germany continua a investire sui social media per le sue campagne di comunicazione e per dialogare con i suoi clienti. Lidl, tra le altre cose, è stata riconosciuta da Blogmeter come il primo brand per total interactions tra le aziende della GDO. Ma scopriamo il famoso panino di Lidl. Lo #Storymezzino, “il tramezzino followmenale!” è composto come ha voluto la giuria popolare da pane bianco, arrosto di pollo, funghi e salsa al basilico.

Si tratta di un prodotto scelto e votato dagli utenti su Instagram, è il primo prodotto GDO creato attraverso Stories e distribuito in tutti i negozi Lidl in Italia. L’interazione tra il brand e i suoi followers è sicuramente al primo posto grazie alla collaborazione tra Plan.Net, l’agenzia digitale del Gruppo Serviceplan, e Lidl Italia. Lidl, che dal 2017 collabora con Plan.Net, si era resa conto dell’importanza di coinvolgere la propria fan base e farla diventare protagonista, per questo dal 2015 sperimenta campagne di crowdsourcing, chiedendo ai propri fan di partecipare. Per #Storymezzino, Lidl Italia e Plan.Net hanno scelto le Instagram Stories. Quattro sondaggi lanciati attraverso il canale Instagram Stories del brand hanno offerto agli amanti del cibo l’opportunità di essere coinvolti nella creazione del sandwich assolutamente perfetto: il coinvolgimento diretto ha raccolto le preferenze di 65.000 utenti. Oltre alla partecipazione offerta da “custom”, si è aggiunto un concorso a premi per chi ha pubblicato le foto del nuovo prodotto (dal packaging fucsia e viola, con esplicito riferimento al social network ) con l’hashtag #Storymezzino.

Questo sandwich creato da Lidl dai social è arrivato al banco frigo per poi tornare alle storie. Una mossa astuta ma che rientra nella strategia di un discount che ha capito l’importanza della community per un brand.

Continua a leggere nel blog di Marco Santinoli: Too Good To Go – come funziona l’app contro lo spreco

Cosa ne diresti se potessi acquistare del buon cibo vicino casa ma a un costo ridotto? L’app Too Good To Go serve proprio a questo, ricorda Marco Santinoli. Ti permette di ottenere cibo fresco e di qualità che altrimenti andrebbe sprecato. Per una volta l’asporto ti consente di fare un affare.

L’app aiuta negozi e ristoranti a vendere le loro eccedenze alimentari attraverso l’app gratuita disponibile per tutti gli smartphone. I clienti scelgono un ristorante, un supermercato o un punto vendita, ordinano una “borsa a sorpresa” di eccedenze alimentari a prezzo ridotto e poi la ritirano presso il punto vendita durante una finestra di raccolta prestabilita. Puoi inserire la posizione manualmente o consentire all’app di utilizzare la tua posizione corrente tramite GPS!  Puoi navigare tra le località vicine per trovare quelle che ti piacciono e inserirle nei preferiti. Puoi prenotare e pagare online e poi presentarti a prenderla quando sarà il momento. L’app ti farà conoscere la fascia oraria assegnata per andare a ritirare il cibo.

Come puoi immaginare, se scegli la borsa Mystery quello che riceverai sarà una sorpresa completa. Il venditore di cibo da cui lo prendi lo riempirà con ciò che è disponibile quel giorno, quindi se utilizzi l’app per lo stesso posto due volte di seguito, potresti ricevere prodotti diversi. Too Good To Go, vuole essere l’app numero 1 al mondo per combattere lo spreco alimentare.

Un plus? Se quello che hai ordinato è troppo puoi condividerlo con qualcuno che ne ha bisogno: se hai extra da condividere, puoi donare a diversi enti di beneficenza nell’app. Una piccola quantità può fare molto.

 

Di Grey