L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica autoimmune, che colpisce le articolazioni, ma può interessare anche altri organi e apparati come i polmoni, la cute, e gli occhi. La malattia è più diffusa nel sesso femminile (il rapporto donna/uomo è di 3-4:1), soprattutto nella fascia di età compresa tra i 40 e i 60 anni. Non esistono diete specifiche per i pazienti con artrite reumatoide, tuttavia sembra che la dieta mediterranea abbia un ruolo protettivo nei confronti della malattia, al contrario dell’obesità, che è correlata all’insorgenza di numerose patologie.

Artrite reumatoide e sintomi iniziali

Nell’artrite reumatoide, come per altre malattie autoimmuni (es. la sclerosi multipla il lupus eritematoso sistemico, la tiroide di Hashimoto, ecc.), è lo stesso sistema immunitario ad attaccare i tessuti sani, in questo caso la membrana sinoviale che riveste le articolazioni. Tale membrana reagisce all’infiammazione aumentando di volume fino a distruggere gradualmente la cartilagine. Questa malattia, infatti, può provocare deformità ed erosioni ossee se non viene trattata o non risponde ai trattamenti.

Il sintomo principale dell’artrite reumatoide è la rigidità articolare, soprattutto al risveglio, che non tende a svanire anche dopo molte ore. Le articolazioni più colpite in modo bilaterale e simmetrico sono, generalmente, quelle delle mani e dei piedi e i polsi. La causa scatenante non è ancora chiara, ma secondo gli esperti la malattia è multifattoriale e colpisce i soggetti geneticamente predisposti. Gli studi condotti finora inoltre, hanno individuato alcuni fattori di rischio ambientali coinvolti nell’insorgenza della patologia, quali l’esposizione al fumo di sigaretta, l’età, l’obesità e i fattori ormonali.

Artrite reumatoide e alimentazione

Attualmente non esiste una cura definitiva dell’artrite reumatoide. Il trattamento, infatti, si basa sull’uso di immunosoppressori e di cortisonici a cicli. Anche la dieta sembra influire sulla severità della malattia. È consigliato, infatti, seguire un regime alimentare che prediliga il consumo di cibi ricchi di acidi grassi, come il pesce azzurro, il merluzzo e il salmone, ma anche i semi oleosi e i relativi olii, la frutta e la verdura. È consigliabile inoltre, preferire la cottura la vapore e consumare a crudo gli oli ricchi di Omega 3 e GLA. Anche gli integratori alimentari possono aiutare a diminuire l’infiammazione, come gli integratori di acidi grassi Omega 3 e di acido gamma linolenico (GLA).

Il grasso corporeo in eccesso invece, sembra peggiorare la sintomatologia dell’artrite reumatoide. Il sovrappeso e l’obesità, infatti, rappresentano un importante fattore di rischio per l’artrite reumatoide, così pure l’abuso alcolico.

 

 

Di Grey